venerdì 21 aprile 2017

A CASTELLANIA IL 13/14 MAGGIO CON LaMITICA LA 1a TAPPA DEL CAMPIONATO ITALIANO "GRAVEL ROAD SERIES" 2017



Castellania 13 e 14 maggio 2017

Entra nel vivo il Gravel Road Seriesil nuovo circuito dedicato alle bici Gravel e sponsorizzato da Specialized.


A poco meno di un mese dall’esordio del nuovo circuito dedicato alle bici Gravel, si aprono ufficialmente le iscrizioni per la prima prova, con partenza e arrivo nel paese natale di Fausto Coppi.
Il 13 e 14 Maggio, infatti, spetterà a questo luogo sacro per gli appassionati di ciclismo, ovvero il paese natale di Fausto Coppi, il compito di accendere i riflettori sul nuovo circuito Gravel ideato da Franco Monchiero, circuito che si compone anche delle prove di Alba (11 giugno) e Bagno Vignoni (5 Novembre). La formula di gara si ispira alle competizioni enduro, quindi avrà prove speciali cronometrate e trasferimenti ad andatura libera vincolati solo dal controllo orario.
La prima delle tre tappe in calendario è, quindi, quella di Castellania, in provincia di Alessandria, organizzata in collaborazione con il Comitato per la Valorizzazione degli Itinerari Cicloturistici dei Colli di Coppi. Un omaggio doveroso e fortemente voluto al Campionissimo, ovvero un appuntamento agonistico moderno e di grande attualità, vista la tipologia di gara, ambientato in una terra ricca di storia e di suggestioni che rimandano al grande Ciclismo del passato.
Si correrà sulle strade e sulle sterrate su cui si allenava l’Airone, le stesse, o quasi, perché rispetto a quell’epoca ci sono molti meno sassi e un po’ più di asfalto. Si affronteranno, quindi, le salite che lo hanno forgiato nel carattere e nel fisico da predestinato. Quelle percorse dal giovanissimo Fausto in bici, ancor prima che per allenarsi alle grandi imprese sportive, per recarsi al lavoro di garzone.
Si attraverseranno, così, i luoghi della sua infanzia e della sua adolescenza, laddove prima sognava e poi costruiva le sue vittorie insieme al fratello. Sì, perché sulle dolci colline tortonesi vivevano e si allenavano il fratello Serse ma anche altri ciclisti di varie epoche, tra cui Giovanni Cuniolo, la prima maglia tricolore della storia del campionato italiano, e Luigi Malabrocca, maglia nera al giro d’Italia per ben due volte consecutive. E ancora i mitici gregari di Fausto, Andrea “Sandrino” Carrea ed Ettore Milano. E sarà l’occasione per scoprire non solo una terra legata alla storia del grande Ciclismo, ma anche le tradizioni e il buon cibo di un territorio tutto da conoscere ed esplorare.

Il Percorso
I Colli Tortonesi, già teatro anche della Mitica, ciclostorica con bici d’epoca, ideata ed organizzata dallo stesso Comitato Colli di Coppi, si presentano come un paesaggio complesso e variegato, dove piccole strade di campagna, pievi, filari di vite, campi arati soleggiati e verdi boschi sono l’emblema di un mondo che ancora sopravvive con ritmi e tempi ben lontani dalla frenesia delle moderne città.
La location, fra le altre cose, si presta molto bene per le gravel bike, e le colline circostanti Castellania, farcite qua e là di strade bianche, daranno del filo da torcere ai partecipanti.
La formula di gara rispecchia in tutto e per tutto quella già vista l’anno scorso, in occasione della Gravel Road Challenge di Punta Ala, ovvero la classifica verrà stilata in base ai tempi delle Prove Speciali, in vero stile enduro, solo che in questo caso il percorso di gara prevederà sterrati e/o tratti asfaltati e trasferimenti (cioè la distanza fra la fine di una Ps e l’inizio della successiva) molto più lunghi.
Nello specifico, il percorso della prima tappa, con partenza e arrivo a Castellania, ha un chilometraggio complessivo di circa 80 Km, di cui 8 su strada sterrata, per un dislivello di circa 1.840 metri. Numeri, quindi, che parlano di una manifestazione non estrema, adatta, se non proprio a tutti, a moltissimi ciclisti, per quanto tecnicamente non certo banale ma piuttosto divertente.
La gara si articola in tre prove speciali cronometrate e altrettanti trasferimenti, su e giù per le colline, dentro e fuori i borghi di Sant’Alosio, San Vito Garbagna, Montebore, Dernice, San Sebastiano Curone, Brignano, Volpedo, Monleale Alto, Ca’ da Borgo, Montemarzino, Scrimignano, Mereta, Tassare, Cerreto Grue, Fonti di Villaromagnano, Villaromagnano, Montale Celli, Costa Vescovato.
Si inizia subito con la Prova Speciale Castellania-Garbagna, che ha una lunghezza di 7,8 km, di cui 3,6 su strada bianca, e si caratterizza per una prima parte nervosa e un po’ tecnica con una salita, e la seconda parte, da San Vito a Garbagna, con una discesa veloce su asfalto.
La seconda prova speciale, Brignano-Volpedo, misura 10,2 km e si caratterizza per una prima parte in falsopiano in leggera discesa che fa da antipasto per una salita di 1,4 km con “strappetto” finale. Lasciata la strada asfaltata, si percorre un tratto di strada bianca prima del finale in discesa verso il controllo orario e il ristoro nei pressi dell’azienda agricola La Zerba di Volpedo. Nella terza ed ultima speciale si affronta La Rampina, sterrata lunga 3,1 km, di cui i primi 900 metri sono in salita, resa impegnativa anche dalla ghiaia, seguita da uno spettacolare e panoramico falsopiano. Al termine della strada bianca, ancora asfalto per 4,2 km con tratti in salita, alcuni brevissimi ma impegnativi, sino al traguardo di Castellania.

Il Territorio
Cronometro e Prove Speciali a parte, l’intero percorso è un bellissimo viaggio lungo i colli tortonesi sulle strade dove si allenavano i fratelli Coppi.
Castellania è nella parte alta della Valle Ossona, solcata dall’omonimo torrente, tra le colline ricoperte di vigneti quali il Barbera e il Timorasso, nella parte bassa, e di boschi a quercia e castagno, in alte valle.
Siamo all’interno della Comunità Montana “Valli Curone, Grue e Ossona”, terra di antiche tradizioni agricole e vitivinicole.
Nelle distese di vigneti e campi coltivati si legge la fecondità di una terra generosa che non manca di rinnovare con l’uomo un’antica alleanza da cui si ricavano i migliori frutti: vini d’eccellenza e prodotti di qualità.
Chi visita i Colli tortonesi scopre ben presto un territorio tutto da “assaggiare”. Dai salumi di ottimo impasto come il Salame Nobile del Giarolo, al celebre Montebore, antico formaggio di produzione locale, divenuto oggi presidio Slow Food. Nei Baci di Dama si tocca l’eccellenza della produzione locale. Tra le molte altre tipicità di questo territorio vi sono diverse specie di frutti: le pesche, particolarmente pregiate quelle di Volpedo, le mele, le fragole, le ciliegie. Un discorso a parte merita la profumatissima “Fragola di Tortona”, il cui passato glorioso sopravvive ancora oggi grazie alla coltivazione di pochi ma affezionati produttori. La bassa Valle Scrivia assicura alcuni prodotti d’eccellenza come patate, cipolle, sedano, aglio e melone. Un particolare cenno al mais ottofile, tradizionale tipo di mais autoctono, un tempo utilizzato per la produzione della polenta, oggi restituito alla coltivazione locale.
Ma il prodotto d’eccellenza del territorio rimane il vino. Il rosso Barbera, il prezioso Dolcetto, l’antico Timorasso ed il bianco Cortese con la Bonarda, il Moscato, la Croatina e la Favorita sono apprezzati dagli intenditori sia in Italia sia all’estero.
E poi ci sono le visite a cui, proprio, non si può rinunciare. La prima, ovviamente, è la casa natale Coppi, adibita a museo, e poi anche il mausoleo stesso dei fratelli Coppi. Due tappe fondamentali, interessanti e anche molto emozionanti, non solo per gli amanti del ciclismo.
La seconda è il borgo di Volpedo, che tra l’altro si attraverserà anche con la gara. Qui nacque Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907), uno dei pittori italiani più importanti del suo tempo, noto al grande pubblico soprattutto per essere autore della celebre tela “Il Quarto Stato”.
È anche grazie all’opera di valorizzazione della produzione pittorica del Pellizza che nel 2006 Volpedo è stato inserito nel club de “Borghi più belli d’Italia”: i luoghi del pittore rivivono attraverso le riproduzioni in grande formato di dieci opere disseminate nel borgo e collocate in punti selezionati, a diretto confronto con gli scorci di paesaggio che le hanno ispirate. Un vero e proprio museo all’aria aperta, in un paese di campagna, di chiara vocazione agricola, per visitare il quale vale assolutamente la pena di posare momentaneamente la bici.
Del resto, anche la conoscenza del territorio e delle sue bellezze, al pari delle salite, delle discese e delle Prove Speciale da affrontare a tutta, fa parte della filosofia del Gravel Road Series













sabato 8 aprile 2017

CASTELLANIA, 5 APRILE 2017 - PRESENTATA LA 14a TAPPA DEL 100° GIRO D'ITALIA 2017 CASTELLANIA-OROPA 20 Maggio 2017



Castellania, una tappa nel nome di Coppi 

Giro d’Italia. Presentata la frazione del 20 maggio che attraverserà anche la Lomellina. E per il 2019 si prenota il Tour.
Castellania come capitale del ciclismo è consolidata, nel segno di Fausto Coppi. E ora viene finalmente celebrata in modo degno anche dalle grandi corse a tappe. Il Giro d'Italia 2017, quello del Centenario, farà partire da lì la tappa di sabato 20 maggio, dopo l'arrivo del giorno prima a Tortona, proprio per omaggiare il Campionissimo. Ma la grande sorpresa sarà, forse, per il 2019, centesimo anno dalla nascita di Fausto e anniversario di una grande vittoria al Tour de France. E l'omaggio potrebbe arrivare proprio dalla Grand Boucle, in pompa magna: spesso la corsa transalpina parte da paesi stranieri e per il 2019 ci sarebbe in animo proprio una partenza dall'Italia, con tre tappe, una delle quali prenderebbe il via da Castellania. Una notizia bomba, sganciata come indiscrezione più che fondata ieri mattina alla presentazione della tappa del 20 maggio, da Beppe Conti, una delle massime autorità giornalistiche italiane in materia di ciclismo, che ha riportato le sue informazioni circa i progetti del Tour, suscitando entusiasmo nella affollata platea, composta da organizzatori, autorità, giornalisti, campioni del passato e tanti appassionati.
A fare gli onori di casa, il sindaco Sergio Vallenzona, che ha raccontato i retroscena organizzativi e celebrato un grande successo per tutto il territorio: «Quando l'assessore allo sport della Regione Piemonte Giovanni Maria Ferraris mi ha annunciato che Castellania sarebbe stata partenza di tappa, all'entusiasmo si è alternato il panico, per i costi e per l'organizzazione. Con gli amministratori e i nostri amici, consorzi, associazioni e chiunque da anni sta portando avanti il progetto Castellania, abbiamo tirato il fiato e davanti a un bel gelato ci siamo detti che non avremmo potuto rinunciare a questa occasione, a costo di rimetterci soldi di tasca nostra. Fausto Coppi ha sempre tanti amici e abbiamo reperito in breve tutti i fondi necessari, persino ampliando le pagine della brochure dedicata. Questo è un grande risultato per il territorio, un momento che deve costituire un punto di partenza e di crescita di tutto il sistema».
La tappa andrà verso Oropa, una salita che fu teatro di una delle più epiche vittorie di Marco Pantani, unendo idealmente le due biografie più esaltanti, popolari e tragiche del ciclismo nazionale. Pianeggiante per lunghi tratti, l'impennata finale dei 131 km complessivi potrà fare selezione anche in vista dell'ultima settimana in cui si concentreranno montagne impegnative e promette di essere un test per verificare chi ha le gambe migliori per la parte decisiva del Giro. Alla presentazione, ospiti illustri come Faustino Coppi, figlio del Campionissimo e della Dama Bianca, campioni celebrati come Franco Balmamion, unico italiano ad avere vinto due Giri consecutivi, Marino Vigna, olimpionico pistard a Roma 1960, e Francesco Moser: «In una tappa del genere avrei faticato perchè non amavo molto le salite. Insieme ad altri campioni percorrerò il tracciato durante il Giro per uno sponsor e sarò il giorno della partenza a Castellania, un luogo di grande fascino e rispetto, in cui sono già venuto diverse volte e ho sempre avuto grande accoglienza». E un divertente siparietto ha messo a confronto il vino “Record”
che il recordman dell'ora produce in Trentino con il “Fausto”, che il nipote del Campionissimo produce a Castellania, rinnovando e aggiornando la sempre efficace abbinata tra sport, territorio e tipicità, che caratterizza la popolarità e la geografia del Giro.
Stefano Brocchetti     








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