sabato 23 gennaio 2016



Venerdì 22 Gennaio 2016

                                  
Castellania è un pugno di case sul colle, novanta abitanti che resistono nel paesino dove è nato Fausto Coppi, il ciclista più amato di tutti i tempi. A Castellania ci sono stato domenica pomeriggio, mi avevano invitato gli organizzatori deLa Mitica, la cavalcata ciclistica con bici da corsa d’epoca sulle strade di Coppi che si svolge ogni anno verso fine giugno. Loro formano un’associazione culturale che tra le altre cose si preoccupa anche di presentare libri di argomento ciclistico, così mi hanno invitato per parlare del romanzo “La vita a pedali”, liberamente ispirato all’infanzia di Felice Gimondi, uscito lo scorso anno per le edizioni Bolis di Bergamo.

E’ stato un momento suggestivo. Sono arrivato con il mio amico Romano Capitanio, grande ciclista, abbiamo visitato il paesino, tappezzato di immagini del grande Fausto, ma anche del fratello Serse, il monumento funebre in alto, la casa natale. Tutto intorno i colli di Tortona, un paesaggio dolce, tutto saliscendi, con anche alcuni strappetti che possono fare male. Noi siamo entrati in una struttura di accoglienza nuova, con un bell’auditorium, c’era una novantina di persone, tutti appassionati di ciclismo, anche una buona presenza femminile, persone di età diverse. Bel pubblico. C’era anche il mitico Marino Vigna, olimpionico, per tre anni direttore sportivo di Eddy Merckx, amico di Felice Gimondi, da lungo tempo consulente della Bianchi.

Conduceva l’incontro Gino Cervi, importante penna del mondo ciclistico e non soltanto.  E’ stato emozionante trovarsi a parlare in quel posto che per me è un po’ ilsantuario del ciclismo, un luogo dove si incontrano le generazioni, le leggende. Un posto che evoca certamente Coppi, ma con Coppi Gino Bartali e con Gino il passato del ciclismo più lontano, il ciclismo della leggenda. E con Coppi c’è anche Gimondi, che da bambino tifava per lui, e allora il ponte si allunga fino alle ultime generazioni.

Ho parlato di Gimondi, ho parlato di ciclismo agli appassionati di questo sport. Ma ho parlato anche dell’Italia di quegli Anni Cinquanta, quell’Italia che veniva fuori da una guerra che l’aveva massacrata fisicamente e moralmente. Eppure guardava avanti. Eppure aveva una gran voglia di alzare la testa, di andare verso il futuro. Si parlava sempre di avvenire, in quegli anni. Forse perché si volevano prendere le distanze da quel terribile passato.

E allora si correva. Lo spirito di quell’Italia ottimista ha realizzato il boom economico. Oggi stiamo molto, molto meglio di allora. Non c’è paragone. Eppure siamo pessimisti, a volte persino distruttivi. Ma perché non alzare la testa anche noi e capire che il futuro sta sempre davanti e che in gran parte dipende comunque dalle nostre decisioni, dal  nostro atteggiamento?

E’ stato un momento emozionante. Lì, nel paese di Coppi, sospesi tra la memoria e il futuro, collocati su quel piccolissimo gradino che chiamiamo presente, che dura un attimo e subito si dissolve.


Paolo Aresi è giornalista inviato de L’Eco di Bergamo e scrittore.
Il suo primo romanzo è uscito nel 1987 “Oberon, l’avamposto fra i ghiacci” (editrice Nord e in e-book Delos Books), fra gli altri segnaliamo i suoi due romanzi “ciclistici” “Ho pedalato fino alle stelle” (Mursia editore) e “La vita a pedali” (Bolis edizioni).
Da molti anni tiene a Bergamo corsi di scrittura creativa. Il ciclismo è una sua grande passione, ha trascorso l’infanzia tifando Felice Gimondi. 

Pedala con una certa energia, ma il poco tempo a disposizione lo penalizza. 

Nella sfida con gli amici al Passo di San Marco nel giugno scorso ha dato l’anima, ma un dannato mal di schiena lo ha rallentato dopo il Pian dell’Acqua, tuttavia come il Felice non ha mollato (da Olmo al Brembo un accettabile un’ora e 39 minuti).

martedì 19 gennaio 2016

Successo di pubblico per il PRIMO APPUNTAMENTO DE GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LaMITICA Castellania - Domenica 17 Gennaio 2016 -









          Il debutto dell’edizione 2016 degli INCONTRI CICLOLETTERARI DE LaMITICA non poteva che avvenire nel migliore dei modi grazie, e soprattutto, al giornalista e scrittore PAOLO ARESI che, guidato dal giornalista esperto e profondo conoscitore delle genti di ciclismo Gino Cervi, con il suo romanzo “LA VITA A PEDALI” ha trasformato la bicicletta in una perfetta “macchina del tempo” dando modo al numeroso ed attento pubblico presente di fare più di un passo indietro nel tempo, nell’Italia segnata dalla guerra, attraverso racconti in cui si dipana la trama di un ragazzino che sogna di diventare un campione di ciclismo: Felice Gimondi.
       
       Siamo nella bergamasca dove, come in tutta Italia, la bicicletta oltre che essere un mezzo di trasporto è anche un mezzo da lavoro. Ed è proprio dopo una visita al “Museo del falegname” di Almenno s. Bartolomeo (BG) che all’autore nasce l’idea del libro, dopo aver ammirato le varie biciclette da lavoro esposte accanto alle bici dei campioni: la bici di Coppi, quella di Moser, Merckx, Pantani, Gimondi...Paolo Aresi unisce il campione e i mestieri. 
      Tra i vari racconti citati scopriamo la prima volta che il ragazzino Felice (segretamente coppiano in una famiglia di bartaliani) vide il mitico Fausto Coppi, al mondiale di Lugano, proprio sulla Crespera che permise al Grande Airone di involarsi verso la maglia iridata. La prima bici di Felice Gimondi, acquistata dal Maffioletti di Villa d’Almè: un gioiello, color argento, da accarezzare ed ammirare con rispetto. L’emozionante cronaca, in soggettiva e quasi in apnea, fatta dallo stesso Gimondi, degli ultimi 10 km del mondiale del 1973 disputato a Barcellona, sul circuito di Montjuïc che laurea Felice Gimondi campione del mondo battendo il belga Freddy Maertens, lo spagnolo Luis Ocaña ma soprattutto Eddy Merckx, il rivale di sempre: il “Cannibale”. Ed è proprio il mitico Merckx a materializzarsi in sala grazie anche all’intervento di Marino Vigna, ex professionista e vincitore nel 1960 dell'oro olimpico ai Giochi della XVII Olimpiade nell'inseguimento a squadre, che ha ricordato la rivalità -sportiva- tra due campioni ma sottolineando anche il grande rispetto oltre alla profonda e sincera amicizia tra due grandi uomini.


        Durante l’incontro è stata anche presentata la nuova maglia de LaMITICA, in lana ed in perfetto stile vintage, prodotta da Pella Sportswear con materiali pregiati e totalmente made in Italy, che verrà messa in vendita a breve per coloro che vorranno cimentarsi nelle Ciclostoriche oltre che con bici d’epoca anche con abbigliamento coordinato.


Per informazioni info@lamitica.it Tel: 0131 837121.

prossimo appuntamento: 
DOMENICA 21 Febbraio, alle ore 17 

ALFREDO STOPPA con il suo 
CATERINA CONTROVENTO” Ediciclo 
PAOLA GIANOTTI Edizioni Piemme
“SOGNANDO L’INFINITO. COME HO FATTO IL GIRO DEL MONDO IN BICICLETTA” 

oltre che con il racconto del viaggio in bici verso Oslo per la candidatura della bicicletta al 
Premio Nobel per la Pace "Bike the Nobel" lanciata dalla trasmissione Caterpillar di Radio2





domenica 10 gennaio 2016

GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LaMITICA -PRIMO APPUNTAMENTO DOMENICA 17 GENNAIO 2016 ORE 17:00-






Castellania Gennaio 2016
      Come già annunciato il 2 Gennaio, in occasione della giornata dedicata alle commemorazioni della scomparsa di Fausto Coppi, il Comitato Colli di Coppi, organizzatore de LaMITICA Ciclostorica con Bici d’Epoca per i Colli di Coppi (www.lamitica.it) è lieto di riproporre “GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LaMITICA” che, per questa terza edizione, offrono due novità: lo spostamento degli incontri alla Domenica pomeriggio e il ritorno alla prestigiosa ed apprezzata residenza il Borgo di Castellania quale sede di svolgimento degli appuntamenti, che in passato ha certamente contribuito al successo di questa iniziativa.

Ad inaugurare il ciclo sarà l’autore PAOLO ARESI che, Domenica 17 Gennaio 2016 alle ore 17:00, presenterà il suo libro “LA VITA A PEDALI” pubblicato da Bolis Edizioni. Il romanzo, liberamente ispirato all’infanzia del grande campione FELICE GIMONDI, propone l’atmosfera degli anni Cinquanta e inizio Sessanta, in cui la bicicletta è ancora essenziale nella vita quotidiana e nel lavoro. Prendendo a prestito una recensione del giornalista Gino Cervi  -che sarà presente all’incontro- “L’opera alterna, come in un Trofeo Baracchi, il ritmo da passista della biografia reinventata del giovane Felice Gimondi e le fughe narrative ispirate a un piccolo mondo orobico, valligiano e di pianura, che tanto assomiglia all’epopea contadina dell’Albero degli zoccoli. A tenere insieme la duplice andatura, il tema della bicicletta: “oggetto magico” che scandisce gli anni dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza del campione di Sedrina e strumento di lavoro quotidiano di personaggi che appartengono ancora a quel ‘900 senza motore che sembra appartenere a una lontanissima era geologica ma che in realtà ha risale ancora al secondo dopoguerra”. In questo scenario, in cui s’incrociano anche le figure di Gino Bartali e Fausto Coppi, cresce il ragazzino Felice sognando di diventare il “mitico” Felice Gimondi che, adesso, grazie a Paolo Aresi ha il “suo” romanzo.

    A seguire, come consuetudine, sempre nelle sale del "Borgo di Castellania" verrà offerto un aperitivo che permetterà ai presenti di conversare con l’autore e farsi autografare copie del suo libro oltre a gustare sapori ed aromi tipici dei prodotti enogastronomici del territorio dei Colli di Coppi. Grazie alla presenza della Libreria Namastè di Tortona sarà anche possibile acquistare copie del libro presentato.

Per informazioni info@lamitica.it     Tel: 0131 837121.

Appuntamento successivo:
DOMENICA 21 FEBBRAIO, alle ore 17 con Paola Gianotti e Alfredo Stoppa

Il Comitato Colli di Coppi_LaMITICA Ciclostorica


Paolo Aresi è nato a Bergamo ed è giornalista presso L’Eco di Bergamo e scrittore. Il suo primo racconto è uscito nel 1978 (editrice Nord), il suo primo romanzo, Oberon, l’avamposto fra i ghiacci, nel 1987 (Nord). Poi i romanzi Toshi si sveglia nel cuore della notte (Granata Press, 1995), Il giorno della sfida (Nord, 1998), Oltre il pianeta del vento (Mondadori, 2004), Ho pedalato fino alle stelle (Mursia, 2008), L’amore al tempo dei treni perduti (Mursia, 2010), Korolev (Mondadori, 2011), La vita a pedali (Bolis, 2014). Ha pubblicato le antologie: Il Villaggio di Marte (Delos Books, 2013) e I famosi ignoti (Bolis, 2013). Ha vinto il premio Courmayeur nel 1992, il premio Urania nel 2004. 
Nel 2015 esce un suo racconto nell'antologia Gente di Bergamo (Bolis Edizioni).


TORNANO GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LaMITICA edizione 2016

IL PROGRAMMA COMPLETO



sabato 2 gennaio 2016

Ritrovata l’ultima bicicletta di Fausto Coppi.

Ritrovata l’ultima bicicletta di Fausto Coppi.
Sabato 2 Gennaio, a Castellania, viene presentata al pubblico una Fiorelli Coppi che il Campionissimo usò nell’ultimo anno di attività agonistica nella squadra Tricofilina Coppi.

Nella giornata in cui tutti gli appassionati di ciclismo si danno appuntamento a Castellania per commemorare l’anniversario della morte di Fausto Coppi, il Comitato Colli di Coppi -organizzatore de LaMITICA CICLOSTORICA- ha tenuto in serbo una sorpresa davvero mitica.
Sabato 2 Gennaio viene infatti presentata, alla stampa e al pubblico, l’ultima mitica bicicletta che il grande Fausto usò nel 1959 -ultimo suo anno di attività agonistica- ritrovata a Milano grazie alle ricerche di un appassionato di ciclismo e tifoso del Campionissimo, Giampaolo Bovone.
E’ una Fiorelli Coppi che il grande Faliero Masi costruì all’inizio del 1959 per la squadra Tricofilina Coppi capitanata dal Campionissimo. Una bicicletta davvero bella che Fausto Coppi fece realizzare da uno dei migliori telaisti italiani dell’epoca e che accompagnò il Campionissimo nella sua ultima impresa agonistica, il Trofeo Baracchi del 4 novembre 1959 disputato in coppia con il campione francese Louison Bobet.

La bicicletta, perfettamente conservata, è, dal punto di vista della ciclistica, un raro esempio di stile ed eleganza e porta ancora il nastro del manubrio di quell’ultima corsa di Fausto. Acquisita recentemente dal figlio Faustino Coppi viene presentata proprio il 2 Gennaio, giorno della commemorazione della scomparsa di suo papà, ed esposta nella sala consiliare del comune di Castellania dove farà bella mostra insieme ad un’altra bicicletta gemella, da pista, con identiche misure di telaio, 58 1⁄2 x 57 cm.

L’invito naturalmente è quello ad intervenire numerosi per commemorare il “Campionissimo” Fausto Coppi, per ammirare la mitica Fiorelli Coppi e, perché no, anche per firmare la petizione a sostegno della candidatura della Bicicletta al Premio Nobel per la Pace 2016 -Bike the Nobel- promossa dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2.




Appuntamento successivo a Castellania sarà con il primo appuntamento de GLI INCONTRI CICLOLETTERARI DE LaMITICA 2016, presso la struttura il Borgo di Castellania, Domenica 17 Gennaio 2016 alle ore 17:00 con l’autore Paolo Aresi e il suo libro “LA VITA A PEDALI” Bolis Edizioni, romanzo ispirato alla vita di Felice Gimondi.

Il Comitato Colli di Coppi_LaMITICA