ABSTRACT DEGLI INTERVENTI
Introduzione
paolo greco architetto
e pietro cordelli art director - Cowotrentotto
Saluto
di benvenuto e introduzione al luogo, Cowotrentotto, come primo
spazio di lavoro destinato al coworking a Tortona, eccezionalmente
aperto ad evento pubblico per un incontro-dibattito di interesse
territoriale su ciclismo sportivo, mobilità sostenibile e sviluppo
Premessa
dario canciani
ingegnere - studio ACME
Premessa ai lavori con
introduzione degli argomenti della giornata:
- il ciclismo sportivo come identità fortemente radicata nella memoria storica collettiva
- il ciclismo d'epoca, un trend di successo per lo sviluppo delle colline tortonesi
- ciclismo, mobilità sostenibile e sicurezza stradale, spunti per progetti in ambito urbano
- ciclismo, progettazione e paesaggio attraverso l'esperienza del parco del ciclismo di Settimo Milanese
Introduzione alla
performance artistica di Riccardo Guasco, rappresentazione visuale
dell'evento attraverso la pittura del volto dei campionissimi.
Viva Coppi
Dal testo di Filippo
Timo “Viva Coppi”, attraverso la voce di Gino Bartalena
«È
mia?», ribatté Faustino, incredulo.
«È
tua: hai otto anni, è tempo di avere una bici».
Faustino aveva il
batticuore.
[…]
La
strada che congiunge le case del paese all’abitato di Sant’Alosio
è lunga poco più di un chilometro e per gran parte è ombreggiata
da un bosco di roveri e acacie. Oltre il bosco, sulla sponda
carezzata dal mattino, s’apre il piccolo coltivo della Crocetta,
tenuto allora dalla famiglia di Domenico. Poi i crepacci bianchi e la
grande foresta, fino a Garbagna.
[…]
Faustino allora girò
la bici e via per la discesa,.....
L'esperienza
dell'eroica
Filippo
Arata
Il ciclismo d'epoca
rappresenta un fenomeno in continua crescita che unisce
ex-professionisti, professionisti ed amatori attorno al fenomeno del
collezionismo di bici d'epoca e alla partecipazione ad eventi
sportivi in cui ripercorrere gli antichi percorsi.
Testimonianza di tale
trend di crescita è stata la partecipazione di oltre 4000 ciclisti
all'Eroica, gara evento tenutosi all'inizio di ottobre a Gaiole in
Chianti.
L'evento assume rilievo
assoluto in considerazione del fatto che il comune ospitante è una
piccola realtà di 2700 abitanti, che diventa attrattiva per circa
8000 presenze in concomitanza dell'evento.
Numerose esperienze
all'estero testimoniano il successo del ciclismo d'epoca e delle
interessanti prospettive di sviluppo territoriale che attorno ad esso
si generano.
Si parla ormai di eventi
sportivi che generano flussi turistici significativi temporanei e
flussi continuativi comunque rilevanti per piccole realtà collinari.
L'organizzazione
dell'Eroica vede la partecipazione attiva di enti pubblici,
fondazioni bancari e istituti, privati come sponsor, tutti coinvolti
nel processo di valorizzazione del territorio.
Attorno all'evento
sportivo si attivano infatti tutte le attività legate
all'ospitalità, alla somministrazione di bevande, alla ristorazione,
alla vendita del prodotto locale e tutti i sistemi di ricettività
alternativa, dagli agriturismo ai campeggi e b&b.
È opportuno inoltre
evidenziare come il paesaggio possa beneficiare degli interventi di
mantenimento e recupero delle strade bianche, oltre al messaggio che
passa attraverso la bicicletta e che indica come possibile l'uso di
un mezzo assolutamente ecologico, economico e quindi anche
sostenibile, sia per l'attività sportiva che per i brevi spostamenti
quotidiani o del week-end.
Attorno all'evento
sportivo vengono ulteriormente attivati incontri culturali, visite al
patrimonio artistico ed architettonico, mercatini d'epoca e del
prodotto locale e artigianale.
Tutto ciò porta vitalità
ed animazione in piccole realtà provinciali che divengono
interessanti per un turista di differente estrazione e nazionalità.
Non bisogna infatti dimenticare che all'evento hanno partecipato
francesi, tedeschi ed anche giapponesi, con le famiglie al seguito e
con l'attenzione del giornalismo sportivo nazionale
Progettare la mobilità
sicura
Andrea Marella
ingegnere – Traffic lab – studio del traffico e della sicurezza
stradale
Educazione
stradale
L'educazione stradale
come fondamento dei futuri comportamenti degli utenti della strada
sia nel rispetto delle regole che nel mantenimento di atteggiamenti
sicuri e consapevoli:
- le regole del codice della strada
- le sanzioni del codice della strada
- i comportamenti del codice della strada
Mobilità
sicura e sostenibile
I termini “sicurezza”
e “sostenibilità” costituiscono le basi per lo sviluppo della
mobilità futura. In tale ottica si sviluppano:
- percorsi sicuri di scuola
- lezioni sul territorio (misurare la velocità)
- camminate, biciclettate
- proposte per l'amministazione
Sicurezza
stradale
La sicurezza stradale
fino ad oggi si è costruita attorno a:
- il semaforo
- la rotatoria
- allargamento delle strade, rettifica di curve
Messa
in sicurezza delle strade
Gli strumenti
contemporanei per i futuri progetti sulla mobilità sono:
- analisi di sicurezza (incidenti, traffico, velocità)
- piani per la sicurezza e la mobilità
- moderazione del traffico (urbano ed extraurbano)
Piste
ciclabili
Non costituiscono un
“diverso da”, esterno rispetto alla mobilità veicolare, ma un
sistema complesso di mobilità veicolare e ciclopedonale in spazi
organizzati e regolamentati attraverso la riduzione della velocità
massima.
Ciò non comporta
variazioni significative sulla velocità media; porta invece
risultati significativi in termini di riduzione del rischio di
incidenti gravi.
La moderazione
del traffico costituisce
una importante tecnica di ecologia urbana, punto di incontro tra
diverse discipline come urbanistica, ingegneria del traffico, arredo
urbano. Essa si basa su principi: di
bassa velocità delle auto,
in modo da permettere la coesistenza pacifica tra auto e
pedone, percorsi
pedonali continui e protetti e spazi
pubblici non orientati solo al traffico ma anche alle altre funzioni
urbane. Questa
tecnica permette di organizzare in modo nuovo gli spazi pubblici, e
sta diventando un potente
strumento di riqualificazione urbana in tutta Europa.
Mobilità
ciclabile
Costituisce
una scommessa sull'efficienza della mobilità urbana futura se
organizzata in reti ciclabili estese sul territorio e dotata di punti
di interscambio e bike sharing, uno
degli strumenti di mobilità
sostenibile a
disposizione delle amministrazioni pubbliche che intendono aumentare
l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici (autobus, tram e
metropolitane), integrandoli dall'utilizzo delle biciclette
condivise per i viaggi di prossimità dove il mezzo pubblico non
arriva o non può arrivare.
Giacomo De Amicis
architetto – Deamicisarchitetti
La progettualità
rappresenta una necessità per lo sviluppo territoriale. Settimo
Milanese ha intrapreso un percorso progettuale che ha inteso unire
paesaggio, nuove funzioni urbane, mobilità e processi sociali in un
unico intervento: il parco del ciclismo.
Si tratta di un progetto
di scala sovra-regionale, e addirittura internazionale, per la
realizzazione di un grande centro sportivo dedicato principalmente al
ciclismo, attraverso la realizzazione di un velodromo, percorsi
stradali e piste mountain bike, ma che include anche uffici federali,
impianti natatori, servizi ricettivi, commercio e terziario avanzato
su una superficie superiore ai 500 mq.
L'approccio progettuale
ha generato un sistema territoriale basato su un'ampia area verde, un
bosco, all'interno del quale trovano spazio come “radure” gli
impianti sportivi e gli edifici commerciali e terziari.
Si tratta di un progetto
unitario che apre la possibilità all'inserimento e alla sostituzione
delle funzioni, privilegiando gli interventi infrastrutturali, i
collegamenti con i trasporti pubblici, le relazioni con l'abitato e
il sistema dei parchi dell'area nord Milano.
Con l'obiettivo di
realizzare un grande impianto sportivo dedicato al ciclismo, si
genera un processo virtuoso di qualificazione paesaggistica, di
miglioramento del sistema della mobilità, di sviluppo economico e
sociale.
Il progetto, di
iniziativa pubblica, ha visto uno sviluppo significativo attraverso
l'interessamento di grandi gruppi economici ed è naufragato per gli
inevitabili avvicendamenti politici e la difficoltà di reperire le
aree, frammentate in tante piccole e differenti proprietà.
Dibattito
A
seguito dei temi presentati dai relatori si è aperto un vivace
dibattito tra i presenti.
Tra
i più interessanti l'intervento del Cav. Tarcisio Persegona, che
esprimendo compiacimento per una giornata dedicata al tema del
ciclismo nel territorio ed in particolar modo per il progetto di
“parco del ciclismo” di De Amicis racconta la storia del
fallimento dell'analogo progetto per Novi-Serravale, infrantosi
contro rivalità e campanilismi, e la chiara consapevolezza che una
proposta del genere deve riguardare una porzione di territorio ampia
e richiamare così un vastissimo bacino di utenza. Addirittura
Persegona ragiona in termini mondiali, così che tutti i ciclisti
possano avere un luogo simbolo nel quale almeno una volta nella vita
dover andare. E dove se non nel tortonese, territorio che ha visto la
nascita e il mito di Girardengo, Cuniolo e Coppi? Afferma infatti il
cavaliere “se al bambino di otto anni che va a scuola gli chiedi
chi è Coppi, lo sa”.
Il
dott Prete esprime forti perplessità, sia sulla capacità ricettiva
del territorio (prendendo spunto dall'eroica che ha visto la
partecipazione, tra corridori e famiglie, di ottomila persone) sia
sulla tradizionale ritrosia di parte della popolazione verso il
commercio e lo sviluppo turistico.
Il
cav. Persegona ribatte portando l'esempio dell'Outlet di Serravalle,
indotto compreso: dieci milioni di visitatori all'anno, che
significano ricchezza e che hanno attirato attività ed investimenti
senza creare particolari difficoltà. Il concetto è che se le
persone sono attratte in massa in un luogo, poi il traino commerciale
viene da sé, in modo naturale: ci sarà chi costruirà alberghi,
quindi negozi ed attività di supporto.
Tale
analisi viene condivisa e confermata dall'arch. De Amicis che a
Settimo, con un progetto ancora in essere, aveva già attirato
l'interesse di Decatlon e di diverse catene alberghiere o di servizi.
Fabio
Finotti pone l'accento sui giovani: dice infatti: “chi vuol nuotare
può andare in piscina, chi gioca a calcio va in un campetto, ma chi
vuole andar in bici? Occorrono luoghi in cui i bambini ed i ragazzi
lo possano fare in sicurezza”. Del resto, se non ci saranno le
condizioni per far crescere la passione del ciclismo nei giovani non
potremo più avere campioni come Cuniolo, Girardengo e Coppi.
Infine
l'arch Furia espone il punto di vista delle Pubbliche amministrazioni
che spesso si trovano a dover creare equilibri tra esigenze diverse
ed a volte addirittura contrastanti, portando l'esempio lampante ed
emblematico della pista ciclabile di Corso Don Orione trasformata
quasi subito in parcheggio.
Il
dibattito che si è venuto a creare in maniera spontanea ed
appassionata ha quindi, in conclusione, messo in evidenza
l'importanza dei temi trattati, l'interesse di larga parte delle
popolazione per la viabilità sostenibile e in definitiva ha posto
le basi per un futuro incontro che sviluppi in modo più approfondito
le tematiche emerse durante il convegno.
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