![la_mitica_rampina](http://ilprovincialecheguardailmondo.files.wordpress.com/2012/07/la_mitica_rampina.jpg?w=300&h=225)
Il movimento del ciclismo d’epoca è nato da quella grande intuizione che fu la prima “Eroica”, nell’ormai lontano 1997. L’Italia si apprestava a vivere un nuovo decennio di cemento sparso ovunque e con grande lungimiranza i promotori dell’Eroica fecero della manifestazione ciclistica anche un’occasione per difendere le strade bianche dalle asfaltature che avanzavano (tanto per dire: dopo le prime edizioni fu coperta di asfalto la strada che passava accanto ad una grande quercia isolata, passaggio molto ritratto anche dai fotografi).
![strada_termo_ovada](http://ilprovincialecheguardailmondo.files.wordpress.com/2013/03/strada_termo_ovada.jpg?w=300&h=225)
A distanza di 15 anni, l’idea della tutela delle strade bianche come parte del paesaggio è quanto mai attuale, magari dentro la più ampia battaglia per il paesaggio. Correndo sulle strade della Campionissima 2013, ho scoperto che la bella strada bianca del Termo è stata asfaltata: era una “bianca” di particolare pregio, larga e ben curata, piacevole da pedalare (come si vede anche nella foto a sinistra, anno 2012). Purtroppo ho scoperto solo di recente anche del dibattito che pure aveva toccato la zona, visti anche i costi consistenti dell’intervento di “ammodernamento” della strada nel bosco: tra appelli dei residenti della zona (favorevoli al macadàm) e comitati spontanei di chi voleva evitare la trasformazione della pur comoda strada bianca in un’ennesimo nastro nero tra i boschi e i prati in quota. Il dibattito, purtroppo, è rimasto solo locale, anche se con pregevoli contributi.
E allora penso: non dovremmo riscoprire un po’ anche la passione civile
![la_campionissima_2013_canyon_orba](http://ilprovincialecheguardailmondo.files.wordpress.com/2013/05/la_campionissima_2013_canyon_orba.jpg?w=303&h=231)
(di difesa del paesaggio delle “bianche”) che animava la prima Eroica? Fare in modo che alcune strade siano in qualche modo tutelate, nella loro specificità anche storica. Non dico tutti i tratti sterrati, ovvio, non sempre facili da percorrere: ma passaggi come “la rampina” della Mitica (prima foto di questo articolo) o la strada del canyon dell’Orba alla Campionissima (ognuno ci aggiunga i preferiti) meriterebbero di essere sì riconosciuti come luoghi da difendere, chiedendo casomai a Comuni e Province di provvedere ad una costante manutenzione. Senza voglia di polemica e capendo le esigenze altrui, ma convincendo anche chi abita nella zona che sono una ricchezza per tutti, elementi di paesaggio che valorizzano i territori.
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